SparksMiddleSchoolLunedì scorso, 21 ottobre, c’è stata un’ennesima sparatoria in una scuola media a Sparks, vicino a Reno, nello stato americano del Nevada.
Il resoconto è ancora confuso ma sembra che a compiere la sparatoria sia stato uno studente dodicenne.
Le vittime sarebbero un’insegnante di matematica e lo studente che,  dopo aver aperto il fuoco ferendo gravemente due alunni, si è suicidato. 

LA SITUAZIONE NEGLI USA
Gli Stati Uniti sono il paese al mondo con il più alto numero di armi possedute per ogni abitante: 88,8 armi da fuoco ogni 100 abitanti, con il 62 % dei possessori di arma che ne ha più di una.

Nel dettaglio negli USA ci sono circa 300 milioni di armi da fuoco detenute da privati, per una popolazione di più o meno 315 milioni di abitanti: quasi una a testa, bambini compresi (ma se contiamo anche le armi dell’esercito, il rapporto 1:1 si supera abbondantemente).
Circa 106 milioni sono pistole, poco meno sono fucili, 83 milioni sono fucili a canna liscia, di quelli che sono pensati per essere caricati a pallini o a pallettoni e che sono particolarmente diffusi, per esempio, tra i cacciatori.

IL SECONDO EMENDAMENTO DELLA COSTITUZIONE USA
armi_usa-2Il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America, entrato in vigore il 15 dicembre 1791, recita così:

«Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia ben organizzata, non si potrà violare il diritto dei cittadini di possedere e portare armi».
In lingua originale: «A well regulated Militia, being necessary to the security of a free State, the right of the people to keep and bear Arms, shall not be infringed».

STORIA DEGLI STATI UNITI IN BREVE
Quello che segue sarà anche un cartone animato ma a volte le produzioni artistiche riescono a raccontare con ironia feroce quello che interi libri non riescono a comunicare altrettanto chiaramente.

Il brano è tratto dal film di Michael Moore: Bowling at Columbine  

LE ARMI SONO STRUMENTI DI SVENTURA
armi2Lascio le analisi sociologiche a chi “sa di lettera”; io penso che la verità sia quasi arrogante nella sua semplicità: più ci sono armi in giro, più la gente le userà.

Ad esempio è documentato qui che nei paesi dove ci sono più armi c’è un maggior numero di omicidi, in percentuale, rispetto ai paesi che ne hanno meno.
In pratica i paesi che hanno più armi, sono quelli in cui i bambini, gli uomini e le donne sono a maggior rischio di omicidio.
Un circolo vizioso paradossale: ci si arma con la scusa di difendersi ma poi aumentano gli omicidi; di conseguenza aumenta la paura degli omicidi e, per tranquillizzarsi, ci si arma fino ai denti…e via di seguito di sparatoria in sparatoria, di strage in strage, di guerra in guerra.

MINIMA PROPOSTA
scuola_2956732_707916Corro volentieri il rischio di apparire superficiale, monotono e riduttivo ma continuo a credere che la risposta stia nell’investimento culturale ed economico nella e sulla scuola.

Scuola intesa come contesto di “istruzione di massa” che tenta di contrastare la “distruzione di massa” provocata dal condizionamento indotto dai modelli violentemente competitivi che dilagano tramite i media.
Penso siano necessari un investimento forte soprattutto nella formazione, iniziale ed in servizio, rivolta a tutti gli insegnanti: un impegno per fornire agli studenti quegli strumenti critici utili ad affrontare le sfide della complessità, uno sforzo per educare alla risoluzione non violenta dei conflitti, un percorso per un’alfabetizzazione emozionale, una progettualità che porti a saper “affrontare le incertezze e ad insegnare la condizione umana ”.

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