UnAnnoScuolaPdDettaglioIl collettivo di scrittori Wu Ming, nel novembre scorso, ha scritto a proposito dell’attuale Presidente del Consiglio:
Chiamiamolo ‘enzi.
R maiuscola e reverenziale lasciamole a Repubblica e Rivoluzione
.

Evidentemente, a Matteo ‘enzi, quel piccolo apostrofo deve aver dato un po’ fastidio perché, pur di disfarsene, sta cercando di lasciarlo in giro dappertutto: anche dove non serve!
Il volantino che il Partito Democratico ha diffuso on line per annunciare l’incontro di Matteo ‘enzi con il mondo della scuola, ha per titolo: “La scuola che cambia, cambia l’Italia”.

In alto però l’occhiello recita: 2014 – 2015 Un’anno di governo.
Un anno” è scritto con l’apostrofo, come se si trattasse di un nome comune femminile.

Il refuso è stato subito segnalato, corretto e la rete è stata quasi completamente ripulita; ovviamente però le tracce restano.
Nel comunicato Pd si legge:
Abbiamo cominciato con la scuola perché sappiamo che se non c’è Istruzione non c’è l’Italia”.
Ecco appunto… e se il buon giorno si vede dal mattino, chissà il resto della giornata.
Se Matteo ‘enzi vuol imporre la cosiddetta “Buona Scuola” per decreto, dopo “UN’ANNO” di governo, prima ha bisogno di imparare sia la grammatica che la democrazia.
Comunque lo Raccontiate, buona Resistenza.

UnAnnoScuolaPdL’ago di Garda
C’era una volta un lago, e uno scolaro
un po’ somaro, un po’ mago,
con un piccolo apostrofo
lo trasformò in un ago.
“Oh, guarda, guarda –
la gente diceva
– l’ago di Garda!”
“Un ago importante:
è segnato perfino sull’atlante”.
“Dicono che è pescoso.
Il fatto è misterioso:
dove staranno i pesci, nella cruna?”
“E dove si specchierà la luna?”
“Sulla punta si pungerà,
si farà male…”
“Ho letto che si naviga un battello”.
“Sarà piuttosto un ditale”.
Da tante critiche punto sul vivo
mago distratto cancellò l’errore,
ma lo fece con tanta furia
che, per colmo d’ingiuria,
si rovesciò l’inchiostro
formando un lago nero e senza apostrofo.
(G. Rodari, Filastrocche in cielo e in terra)
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