corradino-mineo.jpg.aspxIl 23 giugno alle ore 9.04, Corradino Mineo e Walter Tocci, due dei senatori PD decisamente contrari al DdL scuola e alla richiesta di fiducia del governo su questo tema, hanno pubblicato questo post sul profilo facebook del primo.

When the going gets tough, the tough get going” si dice in inglese.
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare” si dice in italiano.
Condivido le osservazioni dei senatori Mineo e Tocci, mi affido alla loro caparbietà, confido nella loro coerenza, mi aspetto che non si comportino come il cagnolino Fido alla sfida del voto di fiducia.
Comunque condividiate la loro contrarietà al DdL, buona lettura.


Non va bene il maxiemendamento dei relatori.
Né nel metodo, né nella sostanza. Nessuno dei problemi che hanno creato la protesta della scuola è stato risolto:

1. Rimane confermato il potere di chiamata del preside che cancella la libertà di insegnamento e apre la breccia al clientelismo, all’aumento delle diseguaglianze, alle scuole di tendenza ideologica proprio mentre premono alle porte i fondamentalismi.
2. Si rischia di sperperare 200 milioni su un maldestro incentivo e invece basterebbe utilizzare quella somma per compensare il taglio subito dal Fondo per l’offerta formativa (MOF), già oggi utilizzato per riconoscere l’impegno degli insegnanti nelle funzioni operative e nei progetti innovativi.
3. Si finanziano i ceti medio alti con i bonus fiscali mentre viene azzerato il fondo delle borse di studio per i ceti meno abbienti
4. Si cerca di acquistare il consenso degli insegnati con la Card, ma non si rinnova il contratto di lavoro che consentirebbe di recuperare il maltolto nelle buste paga
5. Si continua a fare retorica sull’autonomia, ma non si restituiscono alle scuole i soldi per il funzionamento ordinario, costringendo gli insegnanti a fare la questua con i genitori, una sorta di aumento nascosto delle tasse per le famiglie.
6. Si costringono gli abilitati a fare nuovi esami nei concorsi, come se non avessero già superato tante selezioni e corsi di formazione finalizzati al fabbisogno di qualità delle scuole.
7. Si insiste a dare deleghe in bianco al governo su argomenti delicati che richiedono il pieno controllo del Parlamento: l’integrazione della disabilità, la valutazione degli studenti, la tutela contrattuale dei diritti dei lavoratori
Su questi argomenti presenteremo emendamenti al testo dei relatori per discuterli in commissione.
Non si può bloccare il confronto ricorrendo al voto di fiducia.
Chiediamo al presidente del Consiglio di mantenere la promessa di una grande conferenza a luglio per recuperare il dialogo con il mondo della scuola
Nel frattempo si proceda con il decreto per assumere oltre centomila insegnanti.
Il testo dei relatori, forse involontariamente, conferma le nostre ragioni. corradino-mineo-walter-tocci-770x513Basta leggere il comma 97 per verificare che quest’anno le assunzioni sarebbero svolte con le procedure ordinarie, mentre le nuove procedure introdotte dal ddl verrebbero rinviate all’anno scolastico 2016-7. Quindi non è vero il mantra di queste settimane che legava le assunzioni all’approvazione dell’intera legge. Avevamo ragione a chiedere di anticipare l’ingresso in ruolo per assicurare l’ordinato avvio dell’anno scolastico. Almeno un merito il maxiemendamento ce l’ha, dimostra che è tecnicamente possibile lo stralcio delle assunzioni prima dell’approvazione della legge

Walter Tocci e Corradino Mineo